Brunella Gasperini: l’amica delle donne
E’ bastato un accenno casuale qualche giorno fa su Facebook per farmi venire in mente una delle cacce al dato più spietate che abbia mai compiuto in vita mia. Qualcuno ha nominato Brunella Gasperini, giornalista, scrittrice molto cara a intere generazioni di donne che per anni la seguirono sulle pagine di Novella (prima che diventasse 2000 e si dedicasse al gossip spinto) e poi di Annabella. Chiunque abbia dai 45 anni in su probabilmente se la ricorda molto bene. Parlava alle donne, alle ragazze, dalle sue pagine di posta: consigliava, sgridava, ragionava: Sempre presente, puntuale, sempre dalla parte dell’altra metà del cielo. E poi c’erano i suoi romanzi, ma soprattutto le cronache familiari: così alla fine di lei sapevamo tutto, del marito, dei figli, dei cani, della casa di San Mamete. Era un’amica.
Brunella Gasperini morì improvvisamente, per un infarto, il 7 gennaio 1979. Aveva sessant’anni.
Brunella Gasperini morì improvvisamente, per un infarto, il 7 gennaio 1979. Aveva sessant’anni.
Mi occupavo già di astrologia e avevo già incominciato a raccogliere dati di nascita. A un certo punto pensai di procurarmi anche i dati della Brunella e cominciai la mia indagine dal certificato di morte: questa data era l’unica certa in mio possesso. Sapevo che Gasperini era il cognome del marito, sicché richiesi il certificato di morte di Brunella Robecchi Gasperini.
Con mia grande meraviglia il comune mi rispose che non esisteva nessuna persona con quel nome deceduta in quel giorno. Senza certificato di morte non potevo risalire alla data e al luogo di nascita per poi chiedere l’estratto e avere l’ora. La mia ricerca sembrava bloccata. Tentai molte altre strade: la Rizzoli, l’Ordine dei giornalisti, ma non c’era niente da fare. Tuttavia le vie dei raccoglitori di date sono numerose anche se non infinite come quelle del Signore. Dopo qualche tempo, tramite una conoscente che aveva accesso ai dati dell’anagrafe tributaria, riuscii a scoprire l’arcano: Brunella non era affatto Brunella, bensì Bianca. Bianca Robecchi nata a Milano il 22 dicembre 1918.
Dopo fu tutto facile. Però, chissà perché, non avevo mai scritto nulla sul suo tema, su di lei. Fino ad oggi.
Non so perché avesse preso il nome di Brunella. La mia ipotesi è che l’abbia fatto in omaggio – o in ricordo – della prima figlia morta piccolissima, calpestata dalla folla durante un bombardamento. Quella figlia di cui lei parlava spessissimo facendola magicamente rivivere nelle sue cronache familiari, immaginandola ormai adolescente.
Ho in mano l’estratto di nascita di Bianca Robecchi sul quale risulta il matrimonio con Adelmo Gasperini, sicché non ci sono dubbi sul fatto che sia proprio lei. Eppure, per ragioni che probabilmente non sapremo mai, sulla sua lapide a San Mamete figura un’altra data di nascita: 23 dicembre 1920.
Con mia grande meraviglia il comune mi rispose che non esisteva nessuna persona con quel nome deceduta in quel giorno. Senza certificato di morte non potevo risalire alla data e al luogo di nascita per poi chiedere l’estratto e avere l’ora. La mia ricerca sembrava bloccata. Tentai molte altre strade: la Rizzoli, l’Ordine dei giornalisti, ma non c’era niente da fare. Tuttavia le vie dei raccoglitori di date sono numerose anche se non infinite come quelle del Signore. Dopo qualche tempo, tramite una conoscente che aveva accesso ai dati dell’anagrafe tributaria, riuscii a scoprire l’arcano: Brunella non era affatto Brunella, bensì Bianca. Bianca Robecchi nata a Milano il 22 dicembre 1918.
Dopo fu tutto facile. Però, chissà perché, non avevo mai scritto nulla sul suo tema, su di lei. Fino ad oggi.
Non so perché avesse preso il nome di Brunella. La mia ipotesi è che l’abbia fatto in omaggio – o in ricordo – della prima figlia morta piccolissima, calpestata dalla folla durante un bombardamento. Quella figlia di cui lei parlava spessissimo facendola magicamente rivivere nelle sue cronache familiari, immaginandola ormai adolescente.
Ho in mano l’estratto di nascita di Bianca Robecchi sul quale risulta il matrimonio con Adelmo Gasperini, sicché non ci sono dubbi sul fatto che sia proprio lei. Eppure, per ragioni che probabilmente non sapremo mai, sulla sua lapide a San Mamete figura un’altra data di nascita: 23 dicembre 1920.
Stranezze.
Brunella aveva altri due figli, Massimo e Nicoletta, nati dopo la guerra. E’ mancata presto, è vero, ma forse la morte è stata pietosa e le ha impedito di assistere alla prematura scomparsa della figlia Nicoletta, portata via dal cancro a meno di quarant’anni. E le ha impedito di assistere alla morte del marito, arrivata meno di quattro anni dopo la sua. Ma quel marito, tanto amato, tanto presente nella sua vita, aveva pensato bene di risposarsi poco dopo la morte della moglie. Quando l’ho scoperto, confesso, ci sono rimasta male e ho pensato “Brutto fedifrago!”.
Pensiero sciocco, va bene: però dai racconti di Brunella sembrava di intuire un legame forte, importante, unico. Magari lo era solo per lei. O magari no, chi lo può dire? La sinastria tra i due è potente, non è stato certo un legame banale. Eppure, quel secondo matrimonio a poco più di un anno dalla morte di Brunella pesa come un macigno.
Però, a ben guardare, lei ha una settima casa abitata da Nettuno, Luna e Saturno, una combinazione che non è il massimo in quanto a felicità e stabilità coniugale, e Venere è in campo dodicesimo opposta a Plutone, qualche illusione può essere caduta nel corso del tempo.
Il punto chiave del tema di Brunella è probabilmente Mercurio in campo undicesimo, efficace testimone della sua capacità di dialogare con gli altri, con le lettrici, di essere veramente l’amica di tutti. E di farlo con grinta, con energia, come vogliono Marte e Urano nel primo campo. Combattiva lo era senz’altro. Si è sempre schierata per le donne, femminista ante litteram, femminista che però non rinnegava il femminile.
Comunicativa, ironica, intelligente: è tutta in quel Mercurio sagittariano in campo undicesimo al trigono di Saturno e di Luna. E in sestile a Urano. E Urano e Luna sono tra loro opposti, sicché Mercurio è anche Punto di Talete. E come non pensare alla bimba sfuggita di mano e calpestata dalla folla durante un bombardamento? E ai quattro fratelli di Bianca, tutti e quattro partigiani, tutti quattro uccisi dai fascisti durante la guerra?
Marte all’ascendente, Urano in prima le hanno certo dato grandi energie, ma non le hanno fatto mancare grandi sconvolgimenti…
Brunella aveva altri due figli, Massimo e Nicoletta, nati dopo la guerra. E’ mancata presto, è vero, ma forse la morte è stata pietosa e le ha impedito di assistere alla prematura scomparsa della figlia Nicoletta, portata via dal cancro a meno di quarant’anni. E le ha impedito di assistere alla morte del marito, arrivata meno di quattro anni dopo la sua. Ma quel marito, tanto amato, tanto presente nella sua vita, aveva pensato bene di risposarsi poco dopo la morte della moglie. Quando l’ho scoperto, confesso, ci sono rimasta male e ho pensato “Brutto fedifrago!”.
Pensiero sciocco, va bene: però dai racconti di Brunella sembrava di intuire un legame forte, importante, unico. Magari lo era solo per lei. O magari no, chi lo può dire? La sinastria tra i due è potente, non è stato certo un legame banale. Eppure, quel secondo matrimonio a poco più di un anno dalla morte di Brunella pesa come un macigno.
Però, a ben guardare, lei ha una settima casa abitata da Nettuno, Luna e Saturno, una combinazione che non è il massimo in quanto a felicità e stabilità coniugale, e Venere è in campo dodicesimo opposta a Plutone, qualche illusione può essere caduta nel corso del tempo.
Il punto chiave del tema di Brunella è probabilmente Mercurio in campo undicesimo, efficace testimone della sua capacità di dialogare con gli altri, con le lettrici, di essere veramente l’amica di tutti. E di farlo con grinta, con energia, come vogliono Marte e Urano nel primo campo. Combattiva lo era senz’altro. Si è sempre schierata per le donne, femminista ante litteram, femminista che però non rinnegava il femminile.
Comunicativa, ironica, intelligente: è tutta in quel Mercurio sagittariano in campo undicesimo al trigono di Saturno e di Luna. E in sestile a Urano. E Urano e Luna sono tra loro opposti, sicché Mercurio è anche Punto di Talete. E come non pensare alla bimba sfuggita di mano e calpestata dalla folla durante un bombardamento? E ai quattro fratelli di Bianca, tutti e quattro partigiani, tutti quattro uccisi dai fascisti durante la guerra?
Marte all’ascendente, Urano in prima le hanno certo dato grandi energie, ma non le hanno fatto mancare grandi sconvolgimenti…
6 Responses to “Brunella Gasperini: l’amica delle donne”
Sibilla Said:
Se la Brunella Gasperini avesse avuto sentore di come viversi al meglio la sua Venere in 12°, avrebbe fatto come il più amato dagli italiani, si sarebbe resa parte attiva del tradimento e non parte soccombente.
Anche se, immagino, che per una Capricorno As Capricorno e con Venere in Capricorno, il rigore sia stao una costante della sua vita .
Avrebbe anche potuto far vivere il Nettuno in 7° creandosi amori paralleli anche se solo platonici e vivere così la mancanza di calore ed affetto dati dalla sua Luna lesa da Saturno.
Invece si è illusa di avere un menage perfetto anche a fronte magari di una sofferenza emotiva profonda.
Invece il suo compagno di una vita era esattamente colui che avrebbe fatto vivere al negativo gli item di cui sopra.
Un sessualissimo stellium in 8° casa, con Sole. Mercurio, Marte e Giove! Una prima casa per 9/10 in Scorpione.
L’esuberante e farfallone Marte in Gemelli corroborato da una energetica congiunzione a Giove, e la Venere congiunta a Plutone, anche essa con spiccati stimoli erotici e sessuali.
L’andamento del menage coniugale, chiaramente ondivago, almeno da parte sua, dato dalla Luna in 7°.
Mi sa che chi teneva coesa la coppia era solo lei, un po’ con la sua cieca fiducia, un po’ con l’illusione nettuniana, un po’ con i patimenti da 12° casa.
E’ vero, fa male pensare che un uomo possa risposarsi dopo un anno appena dalla scomparsa della moglie con cui si sono condivisi decenni di vita in comune.
Ma per un uomo del 1917 era comunque una scelta di una certa serietà e coerenza di vita. Come sarebbe potuto restare senza una partner un uomo così fortemente segnato dal bisogno di una donna?
Fosse stato oggi, altro che seconde nozze, si sarebbe semplicemente dato al bunga bunga!
Comment made on dicembre 14th, 2010 at 23:20Anche se, immagino, che per una Capricorno As Capricorno e con Venere in Capricorno, il rigore sia stao una costante della sua vita .
Avrebbe anche potuto far vivere il Nettuno in 7° creandosi amori paralleli anche se solo platonici e vivere così la mancanza di calore ed affetto dati dalla sua Luna lesa da Saturno.
Invece si è illusa di avere un menage perfetto anche a fronte magari di una sofferenza emotiva profonda.
Invece il suo compagno di una vita era esattamente colui che avrebbe fatto vivere al negativo gli item di cui sopra.
Un sessualissimo stellium in 8° casa, con Sole. Mercurio, Marte e Giove! Una prima casa per 9/10 in Scorpione.
L’esuberante e farfallone Marte in Gemelli corroborato da una energetica congiunzione a Giove, e la Venere congiunta a Plutone, anche essa con spiccati stimoli erotici e sessuali.
L’andamento del menage coniugale, chiaramente ondivago, almeno da parte sua, dato dalla Luna in 7°.
Mi sa che chi teneva coesa la coppia era solo lei, un po’ con la sua cieca fiducia, un po’ con l’illusione nettuniana, un po’ con i patimenti da 12° casa.
E’ vero, fa male pensare che un uomo possa risposarsi dopo un anno appena dalla scomparsa della moglie con cui si sono condivisi decenni di vita in comune.
Ma per un uomo del 1917 era comunque una scelta di una certa serietà e coerenza di vita. Come sarebbe potuto restare senza una partner un uomo così fortemente segnato dal bisogno di una donna?
Fosse stato oggi, altro che seconde nozze, si sarebbe semplicemente dato al bunga bunga!
admin Said:
Il Sole di Brunella è alla fine del Sagittario: di poco, ma ancora Sagittario. Non che cambi, anzi, aumenta la fiduciosità e l’ingenuità. In quanto al marito, non voglio giudicare, per carità. Anche perché non c’è nulla da giudicare, comunque. Forse era semplicemente uno incapace di restare solo (ascendente Bilancia e Luna nel settimo campo) però ci sono rimasta male lo stesso…
Comment made on dicembre 15th, 2010 at 08:48Mariella Said:
Davvero interessante e coinvolgente. E grazie per le preziose informazioni (che staffilata, aver appreso della morte per cancro di Nicoletta!): per me, che a 18 anni ero una delle ” Ragazze guida ” di “Annabella”, (e che ormai ho compiuto 65 anni), Brunella era come una zia amatissima. Avete notizie del figlio?
Comment made on giugno 15th, 2011 at 00:02admin Said:
Grazie Mariella, abbiamo condiviso lo stesso periodo!
Non so nulla del figlio di Brunella che dovrebbe essere più o meno nostro coetaneo.
Comment made on giugno 15th, 2011 at 06:41Non so nulla del figlio di Brunella che dovrebbe essere più o meno nostro coetaneo.
patrizia megale Said:
sono rimasta molto colpita da queste notizie. Anche io una affezionatissima lettrice di Brunella Gasperini (anzi, di Bianca Robecchi, il suo vero nome si addice molto di più a lei). Sono del 1948 e Brunella-Bianca sarebbe stata l’ideale di una suocera amatissima. Sapevo, purtroppo, attraverso ricerche in Internet, della prematura scomparsa della figlia Nicoletta, e anch’io ho pensato che la morte è stata gentile e pietosa con lei nel risparmiarle anche questa grossissima sofferenza. Non sapevo invece dell’orribile morte della sua prima bambina, credevo si trattasse di una nascita prematura finita male o di una gravidanza interrotta. Con stupore ho appreso del frettoloso secondo matrimonio del marito Mino. Questa poi… sono rimasta stupita e addolorata. Comunque mi fa piacere che ci siano ancora tanti fans di Brunella, anche giovani, nati dopo la sua morte, segno evidente che è stata una gran donna e ha lasciato una traccia profonda.
Comment made on luglio 25th, 2011 at 22:37admin Said:
Certo, Brunella è stato un grande personaggio, peccato che la si ricordi così poco!
Comment made on luglio 26th, 2011 at 09:00
io sono una '96,ma proprio quest'estate ho letto 4 dei suoi libri e ora posso dire di aver trovato la mia scrittrice preferita!anch'io mi domandavo perchè in alcuni libri lei aveva 3 figli e in altri solo 2...ora ho capito,mi dispiace un sacco per lei...comunque,è una persona da prendere ad esempio e da non dimenticare,ci dovrebbero essere più donne col suo coraggio e in gamba come lei!
RispondiEliminaAnche per me Brunella è ancora nel mio cuore perchè ha consolato la mia adolescenza triste....ciao Brunella, chissà cosa starai facendo ora....
RispondiEliminaPer me, che ho 75 anni e avevo cominciato a leggerla alla fine degli anni '50 su "Annabella" (che mia madre sarta acquistava regolarmente anche per i modelli di abiti eleganti che la rivista proponeva) Brunella Gasperini era un punto di riferimento. Una presenza amica che in fondo mi accompagna ancora.
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