mercoledì 23 novembre 2011

Ciao, vecchia casa

Racconto di Brunella Gasperini


Giorgio finì di inchiodare il coperchio di una cassa, e disse: "Vesti i bambini, Gabriella; è ora che io li porti da Gianna. Non voglio averli tra i piedi quando verranno gli uomini".
Gabriella andò a cercare i bambini, che stavano giocando tra le casse e la polvere dei traslochi, nella stanza vicina. "Vestiti, Marco", disse al maggiore. "Papà vi porta da zia Gianna".
"Oh, mamma, volevo vedere il trasloco!".
"Non c'è niente di bello da vedere, Marco. Solo delle casse e dei mobili che vengono caricati su un camion da uomini generalmente molto sgarbati, e tutto è finito". Allacciò il cappottino di Mimma, sistemò il berrettino azzurro sulla liscia zazzeretta color miele, le baciò la punta del nasino e si rialzò. "Verremo a prendervi stasera per portarvi nella casa nuova; contenti? Giorgio, sbrigati a portarli via, qui non fanno che mangiar polvere".

sabato 5 novembre 2011

La sua voce su enciclopediadelledonne.it

Verena Mantovani

Brunella Gasperini

Milano 1918 - 1979

Bianca Robecchi, questo il suo vero nome, nasce a Milano da madre «autonoma, creativa agguerrita, senza tabù di sorta, con laurea nel cassetto, un sacco di interessi che non aveva tempo di coltivare e un talento di pianista che non aveva tempo di esprimere» e da padre «medico, miscredente, libero pensatore, pecora nera (peraltro rispettata) della nobile famiglia peraltro ripudiata» [1] .
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