lunedì 23 gennaio 2012

Ricordi in rete: Alessandra su MenuTuristico

Sophie Kinsella- La Ragazza fantasma


Premessa n. 1: quando ero al liceo, ero molto, ma molto, ma molto brava in italiano scritto. E lo sono stata fino a quando ho commesso l'ingenuità di dire al professore che magnificava le mie letture, sostendendo che era grazie a Dostojevski e a Manzoni che sapevo scrivere così bene, che io dovevo tutto a Brunella Gasperini. Ovvio che lui non sapesse neppure chi fosse. E altrettanto ovvio che, da lì in poi, la mia fama di futura scrittrice abbia subito un duro colpo, almeno fino a quando mi sono rassegnata ad adattarmi allo stile asciutto e rigoroso che tanto gli piaceva, sacrificando la gioia di scrivere ad un nove in pagella.
Quando era alle medie, mia figlia era molto, ma molto, ma molto brava in italiano scritto. E ora che è al ginnasio, lo è rimasta: e sapete perché? Perchè, visto il ripetersi della situazione di cui sopra con la sua insegnante della scuola dell'obbligo, le ho tassativamente proibito di rivelare alla nuova professoressa che se sa scrivere così bene, buona parte di merito è di Sophie Kinsella.

Ricordi in rete: Manuela Cagnoni sul suo blog


A undici anni, quando approdai alla Fallaci, avevo però letto già molto. Tralasciando Piccole donne e i loro vari seguiti, che probabilmente tutte le bambine della mia generazione hanno letto, scegliendo poi di fare tutt'altro nella vita, il primo libro "da adulta" che lessi fu Grazie lo stesso. Lo avevo sfogliato già molte volte e avevo letto la trama perché mi attirava il disegno buffo sulla copertina, con una ragazza in un quadro strattonato da due ragazzi. Quello che però mi attirava maggiormente era il sottotitolo, "Una Giovanna in due". Quel sottotitolo mi divertiva e mi faceva venir voglia di capire la storia che poteva esserci dietro.
"Se vuoi leggere Una Giovanna in due, leggilo," disse mia madre con naturalezza.
Fu così che conobbi Brunella Gasperini e la mia idea di romanzo e letteratura cambiò per sempre.

fotina

lunedì 9 gennaio 2012

Ricordi in rete: dal blog di NonnaCarina



20/03/2008


ha avuto per me gli effetti della madeleine di proustiana memoria, mi ha trasportato  cioè indietro nel tempo,  negli anni 1965/1980 quando ero una assidua lettrice di questa rivista femminile:
Anna_bella
ed ancorpiù di Brunella Gasperini, che teneva una seguitissima rubrica di corrispondenza con i lettori e che ci ha prematuramente lasciato nel 1979 a soli 60 anni appena compiuti.

mercoledì 4 gennaio 2012

Ricordi: avete detto a rossa (2001-2002)

le vostre parole

  • Ti tocca il cuore. Semplicemente. Vorrei essere stata sua sorella, sua figlia, sua amica.
    La sua allegria mista alla capacità di raggiungere l'animo delle persone.
    Era la voce di mille donne silenziose.
    Quando leggevo i suoi libri mi capitava di alternare risate irrefrenabili a lacrime copiose. Unica.
    Simona I, 9 ottobre 2001
  • è stata una grande, grandissima amica a distanza.
    Giovanna, 11 ottobre 2001
  • Brunella? Sono cresciuta con lei, i suoi libri e i suoi interventi su Annabella mi hanno aiutato a crescere,ho imparato un sacco di cose da lei (una per tutte? l'ironia dolce e spietata, specie su sé stessi) la sua morte (avevo 17 anni) è stato un dolore enorme, per alcuni anni non sono più riuscita a toccare un suo libro tanto mi faceva stare male l'idea di saperla morta, mentre leggevo tutta la vita che c'è nelle sue storie. Poi ho ripreso; non vedo l'ora che le mie figlie crescano ancora per proporre i suoi romanzi.
    Valentina, 28 ottobre 2001
  • Amavo Brunella e le telefonavo spesso per consigli e conforto. le ho anche scritto spesso. Amavo leggerla e sapere che c'era
    Pippi, 18 novembre 2001
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...