venerdì 30 dicembre 2011

Ricordi in rete: Anzeledda sul suo blog

Ah, una volta queste cose non succedevano!


Metteteci dentro tutti i più efferati fatti di cronaca, quelli per cui si aprono le Porte più importanti, si fanno dibattiti, discussioni su dove andremo a finire.
Aggiungete che è tutta colpa della televisione, la degenerazone dei costumi, i videogiochi, gli omossessuali, la laicizzazione della società e dei giovani d’oggi.
Una volta sì che queste cose non succedevano, nei cattolicissimi anni sessanta, nella tranquilla periferia italiana, nel laborioso nord e nel religioso sud.

Ricordi in rete: sul blog femminista Me-Dea

Autodeterminazione 1978-2011

Brunella Gasperini, scrittrice e giornalista milanese scomparsa nel 1979, per circa 25 anni tenne sulla rivista “Annabella” una pagina di colloqui, seguitissima dalle lettrici, e anche dai lettori che forse un po’ superficialmente, e sbrigativamente, si potrebbe etichettare come posta del cuore
Negli anni immediatamente precedenti l’approvazione della legge 194 che regolamenta l’interruzione volontaria di gravidanza, a fronte dei circa tre milioni di aborti clandestini l’anno e della forte, continua e appassionata mobilitazione delle donne, anche il tema dell’aborto irruppe tra le pagine dei settimanali femminili borghesi, tra ricette e consigli di bellezza e abbigliamento, divenne così oggetto di accesa discussione, spesso di scontro, e soprattutto fu, finalmente, nominato.
Aborto. Di aborto si muore, dicevano le donne.
Riproponiamo, grazie ad una amica, e compagna, che ha conservato i numeri di Annabella, in particolare quelli usciti tra il 1976 e il 1978, alcuni stralci delle risposte, anche decisamente scomode, di Brunella Gasperini alle lettere delle lettrici che affrontavano l’affaireaborto: le condividiamo con voi, sottolineandone, come sempre, l’attualità.
A più di trent’anni di distanza i nodi sono gli stessi, e anche gli attacchi.

lunedì 26 dicembre 2011

Ricordi in rete: Lucilla sul blog di Ci

Brunella Gasperini. Una donna e altri animali.

Brunella Gasperini scrisse per Annabella romanzi a puntate e la rubrica della posta del cuore.
A dirlo così, ci si potrebbe aspettare una insipida lettura fatta di trame rosa trite e ritrite, di luoghi comuni, lieti fine e di risposte accondiscendenti a lettere di casalinghe in crisi.
Ma Brunella era diversa.

Tanti auguri a tutti!


Vi auguro buone feste da S.Mamete sotto la neve...

domenica 11 dicembre 2011

Ricordi in rete - Carlo Santulli

Gli uomini, si sa, non leggono la letteratura femminile. Si sa, perché il più delle volte lo dichiarano loro stessi, quasi con sdegno. Specie se sono quelli un po’ intellettuali, cui piace essere aggiornati, à la page, come si dice. Ci sono dei casi (tanti, davvero) in cui sbagliano. Ma non diteglielo, se potete.
Così, si sbagliava quel “marito di sua moglie”, dal titolo di una novella di Brunella Gasperini, che non ce la faceva a tornare a casa, dalla moglie, che faceva tutto come dieci donne (ridere, piangere, scrivere, ecc.), e preferiva una ventenne, morbida, magari la tipica cassiera di un bar, anche se per continuare a guardarla dobbiamo riempirci lo stomaco di bitter, che non ci piacciono mica poi tanto, ed ovviamente pagarli.

Ricordi in rete - Gianna Messori

E’ giovedì e piove a dirotto. In libreria hanno messo uno stuoino supplementare appena dentro. I due che mi precedono, lo saltano entrambi. Non c’è il cartello: SALTARE LO STUOINO. Ma non c’è neppure il cartello: PULIRSI I PIEDI. Io, però, se mi mettono davanti uno stuoino, mi pulisco i piedi. Be’, semmai le scarpe. A voler sottilizzare, la suola delle suddette scarpe.
I libri sono in ordine alfabetico per autore e li scorro con gli occhi negli scaffali, da sotto insù e viceversa. Sono arrivata alla I e torno indietro. Alla G ho visto qualcuno o meglio qualcuna. Una vecchia amica: Brunella Gasperini.

sabato 10 dicembre 2011

Maria Fiorella Belli parla di Neruda (e di Brunella)

Ho incontrato Pablo Neruda in un periodo non facile della mia vita. Avevo 14-15 anni e a causa di una lunga permanenza a letto, leggevo, o per meglio dire, divoravo ogni sorta di pagina scritta. Un’ amica di mia madre mi portò un libro di Brunella Gasperini intitolato “Rosso di sera” e trattava della difficoltà, quasi sempre dolorosa del diventare adulti. Analizzava in modo mirabile, il difficile passaggio dall’adolescenza alla giovinezza di Rosso, un timido e introverso ragazzo, che metteva nel suonare la tromba, tutta la disperazione e l’infelicità che gli procuravano i difficili rapporti con i genitori e gli adulti in genere.
Descriveva anche l’amore, il primo amore tra Rosso ed una strana ed affascinante ragazza, con molti problemi di relazione. I due ragazzi si vedono di nascosto, la sera, nella legnaia di una villa abbandonata in riva al lago. Nel descrivere i loro stati d’animo, le prime scoperte e le paure che sempre accompagnano anche i momenti più belli, trovai questi versi:

continua a leggere qui   (indirizzo originale)

mercoledì 7 dicembre 2011

ma guarda che si scopre...

Qui potete leggere che la nipote di Brunella (nipote in quanto figlia dell'unica sorella Maria detta Mimma) sarebbe Una Chi (che per lungo tempo rimase pseudonimo non riconducibileBruna Bianchi), autrice dello "scandaloso" romanzo erotico E duro campo di battaglia il letto, "fenomeno letterario" (proprio per il mistero su chi fosse l'autore/autrice) del 1994...

sito ufficiale di Una Chi

martedì 6 dicembre 2011

Aspesi su Repubblica (1997) - Recensione a "Più botte che risposte"


PIU' RANDELLAVA E PIU' ERA AMATA ECCO BRUNELLA NOSTRA MAESTRA


Dilagano le poste, del cuore e dei cattivi umori, su ogni mezzo di comunicazione, da Internet alle pagine locali dei quotidiani, e infuriano emozioni aggrovigliate e scemenze disarmanti, incuneate tra Bicamerale e pedofilia, pensioni di anzianità e delitto all' università, forze armate e modauomo. Il cuore umano o disumano resta impassibile davanti alla frenesia degli eventi talvolta troppo truculenti per non essere smentiti qualche giorno dopo: magari la gente se ne commuove e si indigna un po', ma comunque sempre meno, tanto il giorno dopo ci sarà un' altra raffica di orrori così eccezionali da accadere quotidianamente.

giovedì 1 dicembre 2011

Amore sotto la pioggia

Racconto di Brunella Gasperini


Se Dio vuole, caro!“, disse Laura voltandosi. Era in piedi vicino alla finestra, snella e preziosa nel suo perfetto vestito, la bocca rossa piegata in un quieto sorriso. “Temevo che fossi stato bloccato anche questa volta“.
Marcello venne a sfiorarle la guancia con le labbra. “Il tempo di cambiarmi e di levarmi di dosso l'odor di clinica, e partiamo. Ti prometto che arriveremo in tempo per i cocktails”.
Promettilo a te stesso, caro”, ridacchiò Laura. “Dimentichi che sono astemia”. Dimenticava tante cose, Marcello. Laura alzò la mano a carezzargli leggermente i capelli, e il grosso brillante lampeggiò sulla sua mano sottile. “Sbrigati, caro”.
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