20/03/2008
ha avuto per me gli effetti della madeleine di proustiana memoria, mi ha trasportato cioè indietro nel tempo, negli anni 1965/1980 quando ero una assidua lettrice di questa rivista femminile:
ed ancorpiù di Brunella Gasperini, che teneva una seguitissima rubrica di corrispondenza con i lettori e che ci ha prematuramente lasciato nel 1979 a soli 60 anni appena compiuti.
Io avevo letto molti dei suoi libri, ( nella economicissima edizione B.U.R.) libri che conservo ancora e le cui copertine mi comunicano una nostalgia profonda per quegli anni - gli anni di piombo a ben pensarci - ma per me belli per via della mia giovinezza.
Non so se qualcuno ricorda questa scrittrice (all'epoca considerata minore perchè si occupava di letteratura "femminile") ma che oggi viene ripubblicata (da Baldini Castoldi e Dalai) segno che la sua prosa è ancora godibilissima ed in certo senso attuale.
La mia voce è inadeguata a descrivere cos'è stata Brunella per molte di noi e lascio così la parola a Camilla Cederna:
Parlare con le donne, come ha fatto per tanti anni nelle sue rubriche, ha confinato per sempre Brunella nella categoria B. E questo e` stato il grave errore della critica ufficiale, la costante amarezza della sua vita: quella critica sussiegosa che, salvo pochissime eccezioni, ha accantonato il suo libro "Una donna e altri animali", un bestseller neppure apparso nelle classifiche dei giornali, un ritratto di donna di fronte alle intemperie della vita, un misto di ricordi, dolori, amore per il prossimo e per gli animali (ci sono pagine sugli amati cani, sui suoi compagni gatti, degne di Colette), fiorito di un felicissimo lessico familiare, sorretto da quella vena che non l`ha mai abbandonata, cioe` l`ironia condita da altrettanta autoironia.
Cosi` non si erano mai sottolineati l`intrepida grazia di un altro suo romanzo, "L`estate dei bisbigli", e l`irresistibile humour di "Io e loro", "Lui e noi", "Noi e loro", piu` volte ristampati, tradotti in varie lingue e infine raccolti in un unico volume, "Siamo in famiglia", un buffo e patetico carosello (il suo) fatto di genitori, figli, amici dei figli e bestie, naturalmente. Ingiustamente l`etichetta di "scrittrice rosa" le era rimasta appiccicata da sempre. Mentre a cominciare dalle sue prime rubriche, il rosa non era mai stato il suo colore.
In pieno regime democristiano, inclinato a destra e filofascista, mentre le altre piccole poste parlavano dell`angelo della casa che arriva con la zuppiera fumante e quel buon profumo ristabilisce un accordo turbato, mentre le donne in crisi erano dirette verso il porto tranquillo della religione, e discutevano se il vescovo doveva stare a capotavola e a destra la padrona di casa, l`intrepida Brunella spingeva le donne fustrate, tradite, innamorate di un uomo impossibile, verso la totale autonomia, spiegando che vivere sole non e` una maledizione, e senza mai far prediche parlava del lavoro che da` la liberta`, della dignita` acquistata smettendo di correr dietro al fidanzato o al marito fedifrago.
Cosi` non si erano mai sottolineati l`intrepida grazia di un altro suo romanzo, "L`estate dei bisbigli", e l`irresistibile humour di "Io e loro", "Lui e noi", "Noi e loro", piu` volte ristampati, tradotti in varie lingue e infine raccolti in un unico volume, "Siamo in famiglia", un buffo e patetico carosello (il suo) fatto di genitori, figli, amici dei figli e bestie, naturalmente. Ingiustamente l`etichetta di "scrittrice rosa" le era rimasta appiccicata da sempre. Mentre a cominciare dalle sue prime rubriche, il rosa non era mai stato il suo colore.
In pieno regime democristiano, inclinato a destra e filofascista, mentre le altre piccole poste parlavano dell`angelo della casa che arriva con la zuppiera fumante e quel buon profumo ristabilisce un accordo turbato, mentre le donne in crisi erano dirette verso il porto tranquillo della religione, e discutevano se il vescovo doveva stare a capotavola e a destra la padrona di casa, l`intrepida Brunella spingeva le donne fustrate, tradite, innamorate di un uomo impossibile, verso la totale autonomia, spiegando che vivere sole non e` una maledizione, e senza mai far prediche parlava del lavoro che da` la liberta`, della dignita` acquistata smettendo di correr dietro al fidanzato o al marito fedifrago.
Sempre indulgente con gli errori delle donne, lo era altrettanto coi giovani, approvando la loro ribellione ai tabu` tradizionali, incoraggiandoli a occuparsi di politica.
Sulle pagine spesso frivole e disimpegnate dei rotocalchi femminili, benche` talvolta guardata male dai direttori, lei fece la sua brava campagna a favore del divorzio e, prima di ogni altra, parlo` dell`aborto, mai suggerito o consigliato, pero` "meglio pensarci e non averlo un figlio non desiderato o di troppo".
Antifascista, consigliava di votare a sinistra, attacco` chi attaccava Valpreda, difese l`innocenza di Pinelli. Critico` tanto il contegno di alcuni papi come certe iniziative della chiesa spesso prevaricatrice: il suo ultimo pezzo era contro le posizioni retrive del cardinal Benelli.
Sulle pagine spesso frivole e disimpegnate dei rotocalchi femminili, benche` talvolta guardata male dai direttori, lei fece la sua brava campagna a favore del divorzio e, prima di ogni altra, parlo` dell`aborto, mai suggerito o consigliato, pero` "meglio pensarci e non averlo un figlio non desiderato o di troppo".
Antifascista, consigliava di votare a sinistra, attacco` chi attaccava Valpreda, difese l`innocenza di Pinelli. Critico` tanto il contegno di alcuni papi come certe iniziative della chiesa spesso prevaricatrice: il suo ultimo pezzo era contro le posizioni retrive del cardinal Benelli.
Le scrivevano anche molti uomini, alcuni per rimproverarle le idee politiche, la solidarieta` coi ragazzi del 68, la non lapidazione delle adultere. Ma molte lettrici uscite per merito suo da un guscio asfissiante e che, sempre per merito suo, avevano orientato in modo dignitoso la loro vita, le diventarono amiche; erano madri di famiglia, ragazze e anche qualche prostituta (di una di queste, di grande bellezza e anche molto intelligente, fu poi testimone di nozze). Un solo rimorso in questo campo: una moglie disperata le aveva scritto che non ne poteva piu` della crudelta` del marito che la picchiava a sangue insieme ai bambini. Brunella le rispose di rivolgersi ai carabinieri: quella ci ando` e, subito dopo, il marito si vendico` ammazzandola.
Lavoratrice accanita, partecipe appassionata delle vicende delle sue interlocutrici, Brunella era spesso ammalata, ma ironizzava sempre quando parlava dei suoi mali, delle sue somatizzazioni di amarezze, inquietudini e stanchezza. Usava ripetere che lei, cosi` capace di rispondere agli altri, per quel che la riguardava mancava totalmente di buon senso, e in una famiglia difficile, folcloristica e anticonvenzionale, si lamentava di non aver mai raggiunto l`autonomia che suggeriva tanto alle sue lettrici.
Detestava quello che lei chiamava il "melo`", cioe` sospiri, lamenti e autocompassione: aveva la scrivania sormontata da grandi cartelli scritti da lei o dai figli che la prendevano in giro. Finche` scrisse anche il suo epitaffio:
Mettete le mie ceneri
sotto il mio gelsomino
e scrivete sull`urna:
viaggio` tutta la vita
intorno a un tavolo
sotto il mio gelsomino
e scrivete sull`urna:
viaggio` tutta la vita
intorno a un tavolo
Ma tutt`a un tratto lo trovo` un po` "melo`" e vi aggiunse:
Senza per altro combinare un cavolo.
Camilla Cederna
Mi farebbe piacere sapere che qualcuna, oltre me, la ricorda con affetto ed ammirazione.
50 commenti letture, persone,
sorvolo sui menù delle feste che mi si riaccende la gastrite -ormai non riesco più nemmeno a sognarle, le golosità, mannaggia alla panza.
sul post che dire? è una meraviglia. io della brunella ho sentito parlare mia madre, assidua della stessa rivista per anni, ma di suo non ho mai letto nulla; ma le parole tue e della Cederna mi è venuta una gran smania di conoscere questa figura di donna tanto moderna --e tanto antica, sic, quanta strada all'indietro abbiam fatto...
(come è diventato grande trufolino!)
Ho adorato Brunella da subito, è stata una donna fantastica, mi ha fatta piangere, mi ha fatta ridere e mi ha insegnato un sacco di cose.
Dalla lettura dei suoi scritti ho capito che tipo di donna avrei voluto essere da grande, ed eccomi qui.
Mi fa piacere che tante persone la amino e che la critica letteraria l'abbia rivalutata.
Commenti al post: UN RICORDO DELLA MITICA BRUNELLA GASPERINI
#3 utente anonimo
#5 gattarandagia
mia nonna acquistava annabella: lei era sarta e studiava i modelli dalle foto di moda.
io amavo leggere la posta della gasperini: mi proponeva un modello di donna cui avrei potuto anche aspirare e lei era molto affascinante ai miei occhi di ragazzina.
l' ho scoperta poi da grande e grazie al consiglio di athena (http://athenaromana.splinder.com/) ed è stata una lettura divertente e tenera.
grazie a te ed al cinas per averla ricordata.
io amavo leggere la posta della gasperini: mi proponeva un modello di donna cui avrei potuto anche aspirare e lei era molto affascinante ai miei occhi di ragazzina.
l' ho scoperta poi da grande e grazie al consiglio di athena (http://athenaromana.splinder.com/) ed è stata una lettura divertente e tenera.
grazie a te ed al cinas per averla ricordata.
#9 utente anonimo
#10 Steffola
La conosco come autrice, ma... non sapevo fosse defunta! Una donna ed altri animali è uno dei libri che mi è piaciuto di più. A tutt'oggi le rubo ancora la battuta "... non ha più nulla di umano..." :). Invece sto leggendo "l'eleganza del riccio", quel libro del quale avevi parlato tempo fa. Sto all'inizio, ma mi sembra un bel libro. Ciao :)
#15 missT
no io purtroppo non la conosco ma mi è arrivata una segnalazione interessante grazie a te
sai quante scrittrici "minori" poi hanno fato il loro lavoro...far star bene i lettori?
mia mamma leggeva "Intimità" e io bimba ad un certo punto incuriosita ho iniziato a leggere quei racconti di donne...bah oggi so che non erano gran chè, ciononostante mi hanno insegnato una cosa importante, il benessere del bel leggere
:)
Ciao carissima e buona Pasqua
sai quante scrittrici "minori" poi hanno fato il loro lavoro...far star bene i lettori?
mia mamma leggeva "Intimità" e io bimba ad un certo punto incuriosita ho iniziato a leggere quei racconti di donne...bah oggi so che non erano gran chè, ciononostante mi hanno insegnato una cosa importante, il benessere del bel leggere
:)
Ciao carissima e buona Pasqua
#20 algaspirulina
ho letto tuttotutto.
avevo suppergiù quattrordici, sedici anni.
leggevo la sua rubrica e ho divorato i suoi libri, durante le vacanze estive, sul letto dello studio della casa dei miei, con le persiane accostate.
mi ha fatto ridere e mi ha fatto piangere.
una cosa che mi piaceva tanto e che mi ricordo ancora era quando diceva che, anche se aveva tanto da fare, bisognava che passasse ogni anno almeno qualche giorno nella loro casa in valsolda "per fare patpat alle cose".
grazie per questo post.
:-)
avevo suppergiù quattrordici, sedici anni.
leggevo la sua rubrica e ho divorato i suoi libri, durante le vacanze estive, sul letto dello studio della casa dei miei, con le persiane accostate.
mi ha fatto ridere e mi ha fatto piangere.
una cosa che mi piaceva tanto e che mi ricordo ancora era quando diceva che, anche se aveva tanto da fare, bisognava che passasse ogni anno almeno qualche giorno nella loro casa in valsolda "per fare patpat alle cose".
grazie per questo post.
:-)
#35 nonnacarina
Sono stata invitata da mia cognata, io ho portato vincisgrassi (le nostre ricchissime lasagne) , olive ascolane e cremini fritti, e fagiano (regalo di uno cugino cacciatore) cotto in un potacchio con la faraona e molti odori). Lei avea preparato, antipasto contadino con olive, prosciutto, lonza e salame casarecci, rosbif, agnello, coniglio, pollo e piccioni (una strage!) carciofi, verdure varie, torta a più strati con panna. Per sopravvivere ho saltato due cene ed ora siamo a riso lesso, pesce lesso, e verdura cotta.
Le nonne hanno preso un poco di tutto (anche il cioccolato dell'uovo) e non hanno saltato pasti, ma si sa loro sono ruspanti e non come noi generazioni di...allevamento!
Le nonne hanno preso un poco di tutto (anche il cioccolato dell'uovo) e non hanno saltato pasti, ma si sa loro sono ruspanti e non come noi generazioni di...allevamento!
#37 cizou
io non ho mai sentito di un pranzo cosi ..mir corda la cena del vergoli mi pare nel mulino del po.
mio apdre era solito dire di pranzi cosi sembrano la cena del vergoli.
mah...ma siete delle super cuoche !mamma mia!io in tutto ho mangiato e ero fuori ,antipasto caldo di mare e pochi tortelli al ragu.basta.
ho ild ente scassato non mangio quasi ,mia madre mi tiene a uan dieta ferrea non amngio dolci ,zuccheri ,cioccolata ,grassi ,firtti.nulla.di nullla.beati voi.un giorno anch io avro dei denti sanissimi e me ne impippero della linea..allora quel giorno verro a bussare alla tua porta .....se i aprirai...perche come devi cucinare tu mi sa nessuna! le olive ascolane per me sono la cosa piu buona che esista nella cucina italiana..non ho parole.chapeau!
mio apdre era solito dire di pranzi cosi sembrano la cena del vergoli.
mah...ma siete delle super cuoche !mamma mia!io in tutto ho mangiato e ero fuori ,antipasto caldo di mare e pochi tortelli al ragu.basta.
ho ild ente scassato non mangio quasi ,mia madre mi tiene a uan dieta ferrea non amngio dolci ,zuccheri ,cioccolata ,grassi ,firtti.nulla.di nullla.beati voi.un giorno anch io avro dei denti sanissimi e me ne impippero della linea..allora quel giorno verro a bussare alla tua porta .....se i aprirai...perche come devi cucinare tu mi sa nessuna! le olive ascolane per me sono la cosa piu buona che esista nella cucina italiana..non ho parole.chapeau!
#38 radiobeba
sorvolo sui menù delle feste che mi si riaccende la gastrite -ormai non riesco più nemmeno a sognarle, le golosità, mannaggia alla panza.
sul post che dire? è una meraviglia. io della brunella ho sentito parlare mia madre, assidua della stessa rivista per anni, ma di suo non ho mai letto nulla; ma le parole tue e della Cederna mi è venuta una gran smania di conoscere questa figura di donna tanto moderna --e tanto antica, sic, quanta strada all'indietro abbiam fatto...
(come è diventato grande trufolino!)
#39 Athenaromana
IMia mamma non comprava AnnaBella, ma i libri li ho letti quasi tutti, mi è sempre piaciuto il suo stile garbato e autoironico. E certe parole sono entrate nel mio lessico familiare: il "nero veloce", "il compagno della vita", la "scorribandola"...
Il suo amico medico la prendeva in giro per la sua ipocondria e le scriveva ricette rassicuranti promettendole anni di vita:
quanto vuoi vivere? Per sempre?
No, abbastanza!
E quanto è abbastanza?
Giusto quant'è?
Facciamo ancora ventanni?!
Va bene ventanni!
...e scriveva assicurando ventanni. Non funzionò!
A casa sua un gran bel casino, i figli gli amici dei figli, le chitarre, il marito che non sopportava le chitarre, cani e gatti e un merlo indiano che cantava "scacciati senza polpa gli anarchici van via"
Ci perse ore ma la polpa non diventò mai colpa e nonostante un "NON ROMPETEMI IL FILO" scritto a caratteri cubitali sulla sua scrivania, l'unico filo che aveva paura si rompesse era il filo della vita.
E aveva, ancora una volta, ragione.
Il suo amico medico la prendeva in giro per la sua ipocondria e le scriveva ricette rassicuranti promettendole anni di vita:
quanto vuoi vivere? Per sempre?
No, abbastanza!
E quanto è abbastanza?
Giusto quant'è?
Facciamo ancora ventanni?!
Va bene ventanni!
...e scriveva assicurando ventanni. Non funzionò!
A casa sua un gran bel casino, i figli gli amici dei figli, le chitarre, il marito che non sopportava le chitarre, cani e gatti e un merlo indiano che cantava "scacciati senza polpa gli anarchici van via"
Ci perse ore ma la polpa non diventò mai colpa e nonostante un "NON ROMPETEMI IL FILO" scritto a caratteri cubitali sulla sua scrivania, l'unico filo che aveva paura si rompesse era il filo della vita.
E aveva, ancora una volta, ragione.
#42 utente anonimo
Ho amato tanto Brunella , e adesso che è impossibile trovare ancora qualche suo libro in circolazione, cerco siti in cui si parla di lei per sentirla ancora tra noi, e così per caso questo volta sono capitata qui dove mi sento tra amiche che la ricordano con nostalgia. Le sue storie mi hanno fatto ridere e piangere, mi hanno fatto compagnia in tanti momenti tristi e per questo non la dimenticherò mai. Grazie Nonnacarina per averla ricordata.
Mariangy.
Mariangy.
#43 utente anonimo
Che gioia trovare persone che hanno amato e amano Brunella.Ho iniziato ad apprezzarla in prima superiore nel 1976, riusciva a far compagnia e a sostenere le mie crisi adolescenziali come nessuno.Avrei voluto averla come madre.Ho il privilegio di avere tutti i suoi libri e questa è una grande fortuna sapendo che alcuni sono introvabili.Proprio in questo periodo sto rileggendo "i fantasmi nel cassetto"che meraviglia, è come ritornare indietro nel tempo a quando i sospiri dell'adolescenza si facevano sentire e tutto era stupendo o drammatico.Ciao Brunella son contenta che non hai dovuto vivere la perdita della tua adorata figlia scomparsa nel 1989.
#44 utente anonimo
Ho adorato Brunella da subito, è stata una donna fantastica, mi ha fatta piangere, mi ha fatta ridere e mi ha insegnato un sacco di cose.
Dalla lettura dei suoi scritti ho capito che tipo di donna avrei voluto essere da grande, ed eccomi qui.
Mi fa piacere che tante persone la amino e che la critica letteraria l'abbia rivalutata.
#45 utente anonimo
Brunella per me e' il simbolo di cio' che di piu' mio e personale possa esistere.
"Siamo in famiglia" mi ha accompagnato per tutti i periodi piu' belli e piu' duri della mia vita, dandomi la forza per crederci sempre.
Non posso spiegare quali tipo di leve muove dentro di me, solo alcuni testi di Lella Costa riescono a muovere le stesse corde.
E' forse l'unico punto di legame, solido complice ed inspiegabile, tra me e mia madre.
"Siamo in famiglia" mi ha accompagnato per tutti i periodi piu' belli e piu' duri della mia vita, dandomi la forza per crederci sempre.
Non posso spiegare quali tipo di leve muove dentro di me, solo alcuni testi di Lella Costa riescono a muovere le stesse corde.
E' forse l'unico punto di legame, solido complice ed inspiegabile, tra me e mia madre.
#48 utente anonimo
Anche a me fa piacere trovare tante sorelle amanti di brunella!!! Io ho letto le sue cronache quando ormai era già morta e il suo stile per me e' stato anche un po' un'ispirazione visto che faccio la giornalista anche io. Mi hanno detto che la figlia e' mancata per lo stesso male che si e' portata via brunella... Certe volte mi chiedo: avrà nipoti? E suo figlio che fine ha fatto? M.elena
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