sabato 14 agosto 2010

Una donna e altri animali


Un libro insolito di un'autrice insolita, uscita per la prima volta allo scoperto. 
Nasce da una cronaca familiare irriverente e leggera: il marito iracondo, i figli variamente autonomi, il lavoro stimolante e persecutorio, e poi gli animali - cani, gatti e uccelli - che popolano la casa e le memorie. 
Via via, attraverso i tic professionali, e nonostante quelli, vengono fuori le nevrosi, le ferite mal chiuse, le temporanee anestesie, le illusioni e le rabbie politiche: tutta l'ilare disperazione di una donna che si trova a fare i conti con la propria vita. 
Voce dominante diventa allora la rievocazione freschissima della grande famiglia d`origine, per molti versi straordinaria: il nonno anarchico turbolento e mangiapreti, il padre tollerante e ironico, aristocratico suo malgrado, la nonna francese in confidenziali trattative con un Dio in cui non crede, la madre travagliata e battagliera, la schiera dei fratelli amatissimi tragicamente perduti, la polizia fascista, la guerra, la resistenza, il '68, e ancora gli animali - guida della memoria, recupero dell'infanzia come felicità e rifugio. 
La tragedia, che corre di pagina in pagina sullo sfondo della narrazione, è sempre vista di scorcio, con pudore e paura. Al rifiuto di compatirsi corrisponde il rifiuto di rassegnarsi. 

(quarta di copertina)


aggiungi qui il tuo commento al libro, se vuoi...

8 commenti:

  1. Brunella parla sempre del libro (con la L maiuscola) che avrebbe voluto scrivere e "non si accorge" che quello che stava scrivendo (Una donna ed altri animali) era il Libro. Anche se breve, straordinariamente denso, pieno di umanità, di filosofia, di vita e di conforto per noi che la leggiamo ancora oggi e con lei in un presente senza tempo ridiamo e piangiamo.

    originariamente inviato mercoledì 14 maggio 2008, 17:28

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  2. per me quel libro è molto espressivo, parla di una donna che ricorre alla propia infanzia per tenere vivi ancora i sensi per la vita che fa ma a questo ci pensano gatti,cani e merli oltre che il compagno della sua vita.

    da Sharon (9 anni)

    originariamente inviato mercoledì 14 maggio 2008, 17:37

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  3. Ciao..ho trovato x caso il libro nella casa del mio vicino..Mi è piaciuto il titolo e lo letto..è un libro veramente bello..anche se non ho capito le frasi in dialetto milanese..Una vita meravigliosa piena di amore e di dolore..Brunella G. mi sembra una persona in gamba e una bravissimo scritrice..con una amore profondo verso suoi animali..
    ps: mi scuso se ci s dei erorri..

    originariamente inviato sabato 2 maggio 2009, 13:44

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  4. Come spesso capita, le cose migliori ci incontrano per caso. Il libro era parte di una collezione disordinata, lasciatami in "eredità" (fortunatamente donatami dalla ancora vivissima amica di famiglia).
    Non conoscevo l'autrice e ho pescato il libro a caso, per colmare il vuoto lasciato sul comodino dall'ultimo saggio di storia rinascimentale.
    Pochissimi dei tanti autori che ho letto mi sono entrati nel cuore come lei. Cercherò le sue opere, quanta tristezza scoprire pochi minuti fa girovagando nel web che lei non può più regalarci nuove emozioni, preserviamo quello che ci ha lasciato.
    Viviana, con qualche animale in più da ricordare.

    originariamente inviato lunedì 24 agosto 2009, 21:57

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  5. Ho letto tutti i suoi libri e li rileggo ancora.

    Le ho voluto bene, non conoscendola personalmente. E mi dispiace che non ci sia più.

    E' andata via troppo presto, ci avrebbe dato ancora tanto.

    Ciao Brunella!

    Arcangela


    originariamente inviato venerdì 28 agosto 2009, 22:56

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  6. haha, che scenette gustose
    peccato che sia morta giovane :o|

    originariamente inviato venerdì 17 dicembre 2010, 12:44

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  7. Ho amato Brunella come nessun altra scrittrice, mi ha insegnato la leggerezza e l'intensità, i sentimenti e le lotte e soprattutto il coraggio e l'allegria. Mi manca molto. Cerco ogni giorno di mettere in pratica ciò che ho ricevuto leggendola fin da bambina. Davvero un grande esempio!!!

    originariamente inviato martedì 2 agosto 2011, 12:15

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  8. Ho letto e riletto questo libro non so quante volte, l'ultime di esse stanotte (non riuscivo a chiudere occhio).
    Consigliatomi da mia madre, lettrice accanita di qualsiasi cosa sia stampato, per qualche ragione i battibecchi tra Brunella e "il compagno della sua vita" mi ricordano i miei.
    Rido a diversi punti tutte le volte, e piango sulle stesse pagine: non ho ancora letto nessuno che possa raccontare con tanta leggerezza le tragedie avvenute in famiglia.
    Amo l'uso del dialetto milanese, che e' il mio, e alcune frasi sono entrate nel nostro lessico famigliare ("o massarlo o tegnirselo" e' forse il preferito fra me e mia mamma, per la dose di complicita' femminile).
    Mi rattrista maggiormente il fatto che sia morta poco dopo il libro, nonostante i foglietti di garanzia. Ma se il Dio el ghe' (se Dio c'e'), spero abbia ritrovato i fratelli tanto amati e persi cosi' prematuramente.
    Grazie Brunella, questo libro me lo portero' con me dappertutto.

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